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(aka: The Loudness war)

The Resistance

Una cosa che ricordo della mia giovinezza (ero un ragazzo, durante gli ani ’80), è l’uso del Walkman: oggetti disastrosi con cuffiette metalliche improbabili, che suonavano a volumi assolutamente osceni!

Uno direbbe: «Cosa c’è di diverso dall’iPod di oggi? Sì, diversa è la tecnologia (quella attuale è molto migliore, sono d’accordo!), diverse le dimensioni e la “moda”, ma la sostanza è la stessa!».

Questo è vero… in parte! Ciò che oggi rende le cose sostanzialmente diverse è la guerra che nel frattempo si è combattuta. Sì, una vera e propria guerra (che gli anglofoni hanno battezzato loudness war, «guerra dell’alto volume») ai danni della musica, sempre più compressa,  normalizzata, che suona forte, sì, ma senza più quel gusto che la dinamica dava alle pur sgraziate cuffiette!

Forse chi è nato negli anni ’90… o alla fine degli stessi, non ha neanche idea di cosa stia parlando, ma una vaga sensazione può essere racchiusa in quella che molti chiamano il «suono anni ’80»; sapete: il “suono anni ’80”?

La dinamica, dicevo, cioè quella cosa che fa sentire i crescendo e i diminuendo nella musica classica, o, se vogliamo, il build up di un bridge, che mi porta all’assolo di chitarra esplosivo, in un pezzo rock (mi viene in mente ciò che precede l’assolo in Nothing Else Matters, dei Metallica), oppure… avete in mente i Pink Floyd? Esatto! Ecco: la dinamica ce la stanno rubando, proponendoci registrazioni (spesso di ottima musica! Subito subito due titoli attuali: Resistance, l’ultimo lavoro dei Muse, o 21 della mia “adorata” Adele) pompate al massimo, assolutamente appiattite sul lato emotivo e prive di sbalzi!

Sì, ma… cosa si può fare? Intanto, esserne consapevoli: esistono diverse associazioni (sia di fruitori – molti giovani, che Dio sia benedetto! – che di artisti) che stanno cominciando a ribellarsi contro questo modo insano di produrre musica (tutti i link in fondo alla pagina). In secondo luogo (cosa che vado ripetendo da sempre… e chi mi conosce lo sa!): insegnando alle nostre orecchie ad ascoltare di nuovo! Ascolto, ascolto, ascolto: non solo per una musica migliore, ma per una persona migliore!!!

Questo è solo il primo passo, ma, come si dice: se la guerra è combattuta (e, in parte, già vinta), la riscossa… è appena iniziata! O, per dirla con i già citati Muse: «We will be victorious!» 🙂

Alcuni esempi:

Sentite la povera Money For Nothing come diventa nell’edizione del 2006! 😦

Alcuni link:

La Pleasurize Music foundation

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